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SU DI ME

Si usano gli specchi

per guardare il viso,

e si usa l'arte

per guardarsi l'anima.

(George Bernard Shaw)

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EMME - Chi è?

Sono stata creata dall'amore e da ciò che mette alla prova l'animo e lo fortifica anzichè spezzarlo.

La mia firma è anche il mio soprannome.... me lo ha dato un amico, "007", a cui sono molto affezionata.

La mia storia è quella di una donna normale... cresciuta in un comune di provincia, amavo creare, disegnare e dipingere sin da bimba.... poi crescendo mi venne chiesto di scegliere la direzione scolastica, ma a quell'età si è troppo giovani per farlo, e scelsi una strada diversa dall'arte.

Ho continuato a disegnare comunque, con gran rammarico dei professori (lo facevo durante le lezioni)... fino a quando il giudizio di una persona che consideravo esperta ha tarpato le mie ali di pittrice.

Dopo tanti anni con la spinta di mio marito a provare... a guardare avanti sempre e comunque... ho conosciuto Sara De Siena, una pittrice ma ancor più un'amica e un'insegnante unica....

Ha preso il mio "blocco" per la tela bianca e con gentilezza, pazienza e ascolto.... lo ha indirizzato verso questo nuovo mondo.

Attraverso lei e la sua associazione, La Voce dei Venti, ho iniziato a esporre in provincia di Torino, poi ho conosciuto Maria Grazia Todaro e la "Queen Art Studio Gallery" che hanno aperto i miei confini artistici ben oltre i confini nazionali ed oggi sono qui a parlare della "mia arte" sul web....

 

 

 

 


 


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Per aspera ad astra

PROGETTI

 

AIUTARE PER AIUTARSI!

 

Usare l'arte per aiutare le persone a guarire...

o almeno a stare meglio!

 

L'arte mi ha offerto un mezzo di comunicazione speciale; attraverso di essa si possono abbattere confini non piacevoli e superare momenti non facili.

 

 

 

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RIVELARE GEMME NASCOSTE ATTRAVERSO L'ARTE!

 

A piccoli passi con ogni mezzo a me possibile (Arte soprattutto) per far scoprire piccole e meravigliose Gemme al mondo!

 

 

Dicono di me

Rossella Oricchio (Giornalista e Scrittrice - 2021)
 

Il dolore è il rompersi del guscio che racchiude la vostra intelligenza, così come il nocciolo del frutto deve rompersi perché il suo cuore possa esporsi al sole, così voi dovete conoscere il dolore… ( K. Gibran).

La natura ci insegna infinite magie, ci insegna ad amare e a sopravvivere.  Siamo come  alberi che si spogliano in autunno e in primavera si rivestono di gemme preziose, conservando in sé tutta la forza della natura. Quest’ ultima è un sogno che vuole aprire un ponte con l’ uomo, con l’ universo e con l’ amore universale. Perché dove c’ è amore, c’ è la terra, la natura e viceversa. Bisogna sentirsi in armonia con il cielo, con la terra e con la bellezza. Perché solo in questo modo si è salvi davvero.  Si possono percorrere strade, alle volte impervie, ma solo alzando gli occhi al cielo, riusciremo a coglierne le sfumature. E ci accorgeremo che la vita dà infinite possibilità. Cadiamo, ci rialziamo ma sarà sempre la nostra anima, il nostro più intimo sentire ad agire per noi. E ci accorgeremo davvero che dietro l’ angolo c’era l’ immenso ad aspettarci. L’ immenso in tutto, il nostro immenso dolore, la nostra immensa gioia e pazienza, la nostra immensa gioia di vivere. Perché soltanto attraversando sentieri e rapide, riusciremo a conoscerci e a capire da quale parte andare. E avvertiremo luci e colori che verranno a svegliarci. E non le solite luci e colori ma i nostri colori, colori che andranno nello spazio e nel tempo. In quello spazio e tempo che saremo riusciti a conquistare, perché ogni posto al mondo si conquista. Attraversando macerie, deserti, attraversando il dolore che talvolta appare come un’ esigenza, un modo per diventare altro da sé. Per emergere, sopravvivere, vivere. Basta seguire il proprio istinto e ritmo e osservare il ciclo naturale delle cose. Come è capitato alla pittrice Marianna Natalello, una donna che si è sempre ascoltata anche e soprattutto nei periodi bui della sua vita, quando i colori scompaiono e devi andarteli a cercare. Marianna è originaria di Venaria Reale in provincia di Torino ed oggi vive ad Ala di Stura, un paese con il quale ha stretto un forte legame territoriale. Marianna ammette di essere cresciuta attraverso la pittura, di essersi a lungo cercata e trovata, di aver vissuto fra speranze e sogni che non sempre si sono riusciti a realizzare. E si percorrono strade e sentieri diversi e si nasce e si rinasce ogni volta. Difatti Marianna dopo aver lavorato come tecnico informatico per un po’ di tempo, non si sentiva più al posto giusto nel momento giusto. E sentiva anche l’ esigenza di mettersi in comunicazione con se stessa, con la parte più profonda, quella dalla quale sarebbe nato un fiore… Un fiore dal dolore di non essere riuscita a diventare mamma, di non aver avuto quei figli tanto desiderati. E da qui un tuffo nel buio, nel dolore e poi una risalita nella luce a rivedere le stelle. Perché quando si tocca il fondo, non si può che risalire. E il dolore attraverso l’ arte si sublima, si tocca, si vede e si ascolta meglio. Marianna si è fermata ricominciando da se stessa.  E così gli incontri fortunati hanno fatto il resto, come quello con l’ apprezzata e nota pittrice Sara De Siena che l’ ha accompagnata non solo nel viaggio attraverso la pittura ma attraverso se stessa. Soltanto in questo modo è riuscita a conoscere lati della sua personalità che era rimasta in ombra, come appunto ammutolita da un linguaggio non suo. Solo così ha capito quale grande possibilità le stava dando l’arte pittorica. Un’ arte che non soffoca il dolore ma che gli dà la giusta connotazione perché la vita non può tarparci le ali. Sta a noi continuare a volare. E Marianna oggi ha spiegato le sue ali attraverso l’ orizzonte dei suoi sogni. Per dare vita ad un altro pezzo di vita. E quando l’ arte chiama, bisogna seguirla. Oggi Marianna incoraggiata anche da suo marito Luca che l’ ha sempre aiutata nel suo percorso  di vita e di artista, ha riscosso un ottimo successo di pubblico.  Marianna Natalello ha partecipato a vari concorsi, le sue opere sono in giro un po’ in tutta Italia e sono ancora  in video esposizione sia a Budapest che a Parigi. Ciò che piace e cattura della personalità di Marianna  è la sua aura sognante e incantata al pari di quella di una bambina insieme alla sua spiccata sensibilità accompagnata dalla sua incredibile volontà di potere e voler vivere a colori.  Tutto in maniera empatica, vitale, positiva. Le opere di Marianna Natalello sono legate alla natura, al suo mistero, alla sua forza procreatrice… Le donne sono come la terra, come madre terra che attende il suo germoglio. Paesaggi onirici ma anche oggetti che hanno una storia da raccontare sono protagonisti di una tela che non conosce spazio e tempo. Difatti non a caso definisce la sua pittura tridimensionale e sensoriale. Marianna sembra legarsi profondamente al suo vissuto, finanche alle sue cicatrici fino a farle diventare dorate. Oggi  si è capita, compresa, abbracciata in tutti i suoi passaggi e mutevoli stati d’ animo. Perché,  come è accaduto per la nostra pittrice, ci accorgeremo che saranno i colori a salvarci, i colori nello spazio e nel tempo, i colori che saremo riusciti a collocare nella nostra dimensione umana. Sono quei colori che ci aiuteranno a vivere e che riempiranno i nostri cuori di bellezza, candore, meraviglia. D’ altronde, che cos’ è la vita se non una continua ricerca di se stessi e del colore?

Raccontati tra vita, passioni, sogni…

Nelle mie tante vite, sono stata tante persone diverse, si impara e si cresce…E nel crescere sono arrivata fin qua, alla pittura.  Si hanno speranze, sogni…Mi sono vista evolvere. Ho frequentato il liceo scientifico, sognavo di diventare medico ma ho sempre amato disegnare, ero già molto creativa…Poi ho tentato la strada dell’ università ma vicissitudini di vita mi hanno portata ad interrompere. Quindi ho seguito un corso professionale di modellista per poi arrivare a fare il tecnico informatico per circa quattro anni. Ma devo dire che non mi sentivo appagata, non mi piaceva questo lavoro. E così ho aperto un negozio, poi la vita mi ha messo di fronte ad una scelta e da qui è iniziato il mio incontro con la pittura…Devo anche  a mio marito l’avermi supportata nel  tirar fuori le mie potenzialità…

Come e quando sei stata rapita dalla passione per la pittura?

Un incontro felice con la mia amica pittrice Sara De Siena mi ha iniziata alla pittura.  Si è  trattato di  una vera e propria terapia attraverso l’ arte pittorica dove dipingevo il dolore di non essere riuscita ad essere madre…Ho ripreso la via dell’ arte, quindi sono rinata, poi  ho partecipato ad un corso di perfezionamento personale con un coach speciale, Andrea Frausin, che mi ha fatto veramente bene. Ed è così che ho provato a far diventare il dolore arte, bellezza, insegnamento, esperienza. La mia è una pittura ad olio, poi utilizzo gli acrilici e i gessetti soft pastel per quadri che si sfumano con le dita. Mi sono anche dedicata al body-painting e così che sono stata rapita dalla passione per la pittura che ha allargato i miei orizzonti e mi permette di evolvere ogni volta.

Come definiresti il tuo stile pittorico?

Tridimensionale perché esce dalla bidimensionalità e… sensoriale.

La tua fonte di ispirazione?

Le persone, l’espressione delle persone, le emozioni quotidiane, la natura, l’ universo… Ciò che guardo arriva in un quadro finito! Cerco di essere emotivamente equilibrata attraverso la pittura, è un’ esperienza entusiasmante!

Soggetti e temi che ami trattare?

Raffiguro perlopiù soggetti femminili ma anche oggetti come una teiera o una bandiera italiana ispirata ai centocinquant’anni dell’ insediamento dei carabinieri a Chivasso.

Prossimi progetti?

Sono progetti la cui finalità è aiutare con l’ arte, valorizzando territorio  e passioni. Parteciperò, per settembre, ad una estemporanea di pittura e fotografia per valorizzare Ala di Stura ed altri luoghi che meritano un particolare riguardo. Poi, ad ottobre, forse al premio Vittorio Sgarbi.

Le opere selezionate saranno esposte alla sua personale di Ferrara.

Incrociamo le dita!

Come ti definiresti come donna e come artista?

C’ è stato chi mi ha definito “la signora dei colori”: sono una persona positiva, propositiva, empatica, cerco di sorridere anche per attivare in me maggiore energia positiva… Come artista sono emozionale, seguo le mie emozioni.

Il tuo colore preferito?

Il blu è un colore che mi caratterizza e mi infonde serenità.

I tuoi luoghi del cuore?

Ala di Stura e Murano dove ho tenuto la mia prima mostra nazionale. Anche a Venaria ci sono i miei luoghi del cuore, luoghi legati alla mia infanzia e delle origini familiari. San Marino, poi, è un altro luogo che mi è rimasto nel cuore sin da bambina e che sogno di rivedere.

Che cosa ti piacerebbe che si dicesse di te, quale impronta vorresti lasciare?

Vorrei che il mio passaggio artistico fosse una scintilla di qualcosa di bello e che  sia servito  a qualcosa!

La vita è…

Una tazza di caffè, forte, amaro, dolce. 

Comunque sia, un momento di incontro e consolazione…

Un tuo motto di vita?

Tutto può succedere!

Mara Campaner (Art Director Associazione Culturale “Sei l’Arte” - Powerful Woman - 2021)
Marianna Natalello è una continuatrice della cultura figurativa europea che ha dato il meglio di sé a Parigi nei primi due decenni del secolo scorso. Nel contempo ha saputo conservare la sua solarità, che la accompagna da una composizione all’altra, dove il senso del colore è voluttuoso. Sono dolci le presenze silenziose delle sue fanciulle, dove si nota la continuità fra antico e moderno, Marianna è pittrice nella quale lo stile sublima il reale. Le sue tematiche danno il senso preciso del contenuto che si coniuga con un lavoro pittorico di grande rigore. Fortemente incisiva è l’espressività delle sue donne, come dolcemente calda è la decoratività del paesaggio e vitalistico il messaggio della sua natura.

 

 

Maria Grazia Todaro
(Critico d’Arte e Art Director QueenArtStudio Gallery - Febbraio 2020)
 

LA GRAZIA DELL’ISPIRAZIONE: Non siamo spettatori del mondo che ci circonda, nessun soggetto è distinto dal mondo esterno ... nessun soggetto è separabile da ciò che è osservato nella realtà fisica... siamo particelle di onde che vivono e si muovono in esso, siamo collegati e ci si influenza a vicenda ... tutto immerso in un movimento continuo, relativo e indefinito, in cui ogni macro- spazio contiene infiniti altri micro-spazi, e ogni equilibrio stabile e instabile si rinnova indefinitamente ... È una danza cosmica di momenti e spazi che cambiano ed evolvono costantemente.

Sulla tela, usando spesso entrambi i lati attraverso colori e materiali, Marianna Natalello in arte ‘Emme’ cerca di ricreare questi momenti e questi spazi e cerca di prendere coscienza delle infinite possibilità che offrono, coinvolgendo sempre il movimento del corpo-mente- spirito come parte della sua opera d'arte.

Ha sentito da sempre il bisogno di dare vita a qualcosa di nuovo, ogni giorno, destinata ad essere un'anima creativa con una passione ardente per l'arte
Le sue immagini intense, insieme alla sua dedizione e devozione saltano fuori dalla tela e trasportano lo spettatore in un'era passata. Il suo stile originale, che chiamerei "Figuratismo romantico", porta un senso di pace e riflessione nel mondo moderno.

Da ricordi, riferimenti letterari, artistici e musicali, l'artista crea un universo sincero, magico e curioso. Un universo in cui i momenti migliori trovano sempre un posto poetico. Marianna ci accompagna generosamente attraverso dipinti figurativi e onirici, pieni di colori. Negli ultimi anni ha prodotto opere sociali anche a tema ambientalista ed ecologico, tra volti e paesaggi, ma per subito riportarci nell'emozione degli sguardi e nella sua contemplazione del mondo, consegnandoci creazioni prive di qualsiasi vincolo ...

Il suo reale nasce dall'immaginario.
Libertà di movimento, pennellata ampia e precisa, vivace e sicura come una lotta vinta in anticipo tra lo sgorgare del disegno e il momento della firma, insospettato e delizioso dell'artista alla sua opera.
Le sue ispirazioni sono tratte dal mondo esterno ma più spesso interiore, affascinata sia dal potere esplosivo che dalla raffinata eleganza del mondo femminile.
Per lo sguardo che meraviglia, questa combinazione di forza e leggerezza ha un sapore disarmante.

Il suo soggetto principale è la donna nel ritratto o in scena di vita.... donne che sono le più misteriose e le più propense a farci sognare. Donne di tutto il mondo, donne simbolo di bellezza, di spiritualità, donne con uno sguardo interiore, verso qualche mistero sconosciuto che può anche rivelarsi faceto, scintillante e tenero a seconda della tela. L'uso del colore e di materiali diversi, le sue installazioni, le sue composizioni 3D gli consentono di approdare ad un'opera gestuale molto ricca di simboli, toccando il chimerico e il romanticismo.

La sua opera onirica ci trasporta oltre le apparenze. Creare per lei è un tentativo di accedere all'invisibile usando la logica del visibile.
Il suo obiettivo è quello di portare lo spettatore a staccarsi dalla realtà, a ribaltarlo in un mondo fantastico pieno di estro e a volte umorismo attraverso un gioco di trasparenze
Ma dov'è il confine della realtà? Qual è la soglia della sua immaginazione, sogno e visione? È in questo stato d'animo che vorrebbe che lo spettatore guardasse i suoi lavori: nella nitidezza di un materiale lavorato con grande delicatezza
I suoi personaggi appaiono, si prepongono, a discrezione del colore.
Vanno oltre la realtà, trascendono gli stereotipi convenzionali, offrono una nuova visione, sfrenata, libera e felice della vita.
Qualunque sia il tema, l'artista crea un'atmosfera particolare in ogni tela.
Perfezionista nelle sue composizioni, il suo lavoro ha una linea pura, liscia e che poi svanisce in sfumature da cui nascono altri schemi che danno vita a una nuova emozione. Un sapiente mix di surrealismo, iperrealismo e pop art, con più perspicuità e sovrapposizioni.
L'immagine si divide e il nostro sguardo è alla ricerca del modello reale, di ciò che si nasconde oltre le apparenze, oltre lo ‘specchio’ e i colori si mescolano, si rispondono, velano o rivelano l'immagine. Colori strani, irreali, insoliti per i ritratti, morbidi e luminosi, nitidi di qualsiasi miscela e sottolineati dal nero intenso del look.
Di questo risultato condotto come una battaglia vinta nella solitudine del laboratorio, lo sguardo abbagliato non indovina nulla e l'intelletto lo preme a malapena. La grazia da sola supera entrambe.

Mara Campaner (Art Director Associazione Artistica Sei L'Arte -Torino - periodo  Artissima 2019)
Nelle opere di Marianna si nota una doppia sensibilità di questa artista in "Sassi d'Artista" rimane ancorata alla tradizione pittorica tradizionale dei primi anni Venti e Trenta del secolo scorso, nella seconda si apre verso le problematiche attuali abbracciando la problematica verista. La sua è una semplicità volontaria che ricerca un'espressività essenziale. All'origine delle sue opere c'è il disegno.
Sulle tele dà contorno al reale, levigandolo, smussandolo, con un ritmo musicale, forme pure, che attendono di essere colmate uniformemente di colore. Un'armonia interiore guida l'idea della forma. L'artista persegue l'essenza più che l'esistenza delle cose.
Per Marianna la stessa riduzione del mondo a un elementare sistema di rappresentazione grafica non è qualcosa di oggettivo, facilmente accertabile da ognuno di noi nella realtà di tutti i giorni, ma una scelta interpretativa.

 

 

Gladys (Mostra "Espressioni d'Autore" - Chivasso 2016)

 

 

A volte entri e non sai perché.....poi un gabbiano ti fa volare nei tuoi sogni ed allora capisci.....

 

 

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